domenica 5 gennaio 2014

SMS: cc..cm va??

Il sistema dei messaggini telefonici ha trovato ben presto grande diffusione in relazione alle possibilità di conciliare un mezzo di comunicazione economico, scritto (e quindi conservabile) e indiretto quanto una lettera. Prima, infatti, chi non riusciva ad esprimere qualcosa verbalmente, poteva farlo attraverso una cartolina o con una lettera. Chi di noi non ha usato carta e penna per dichiarare il proprio amore al nostro amato/a?
Oggi ciò è possibile attraverso una e-mail o, più velocemente e più alla portata di tutti, attraverso un sms.

Da una recente indagine ISTAT in Italia, sull’uso dei mezzi di comunicazione e delle nuove tecnologie, è infatti emerso che il cellulare occupa il 2° posto, dopo il televisore.
Ben presto la necessità di esprimere tanto attraverso uno short message ha portato allo sviluppo di un linguaggio sintetico, fatto di abbreviazioni e codici che è indubbiamente più diffuso tra i giovani e che rappresenta il vero rischio della dipendenza da sms, soprattutto in età evolutiva. Alcuni studi hanno infatti osservato come il  linguaggio sintetico rischia di prendere il sopravvento tra le funzioni cognitive ed emotive in via di sviluppo, predisponendo alla strutturazione di una forma di pensiero eccessivamente sintetico.
Certo le caratteristiche del cellulare sono affascinanti: può essere usato dovunque e in qualunque momento, dà la possibilità di essere raggiunti in ogni momento, può essere sempre portato con sé, lasciato acceso o spento a piacimento.

Quando l’uso non è più critico e controllato si entrare nella dipendenza.
Il ritiro progressivo dal mondo reale viene determinato dalla perdita di interessi, da improvvisi cambiamenti d’umore, da disturbi del sonno e dell’alimentazione. L’uso eccessivo, l’invio a ripetizione velocissimo di SMS , il tempo prolungato passato al cellulare anche a giocare con i giochi interattivi sono comportamenti problematici e come spesso succede tra gli adolescenti li espone al rischio della nuova dipendenza.

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