martedì 14 gennaio 2014

Feisbum!


Titolo: Feisbum
Anno:2009
Nazione:Italia
Durata:90 min
Data uscita in Italia:08 maggio 2009
Genere:commedia


Trama:
Feisbum è un collage di episodi, otto cortometraggi girati da 8 giovani registi, che cerca di descrivere cinematograficamente il fenomeno dei social network, con i loro aspetti positivi e negativi.
La realtà non è troppo lontana da quello che viene raccontato nel film: identità fasulle per improvvisarsi sciupafemmine, matrimoni compromessi da fotografie pubblicate in rete, piccole e grandi truffe nate da uno scambio di dati personali, ricerche di sesso facile in rete o dell’anima gemella per chi fatica a costruire delle relazioni reali e non virtuali.


Riflessione: 
Attraverso i social network è possibile ritrovare vecchie conoscenze, creare nuove amicizie, controllare la vita degli altri e dare la possibilità di entrare nella propria. Con essi si chatta, vengono condivise foto e video, si inventano nuove identità, si decide se "essere nella realtà" o se "inventarsi una realtà parallela" in cui, almeno virtualmente, vivere.


Provocazione:

 I social network ci mettono in contatto con il mondo, ma è tutto positivo quello che ci sanno offrire? Di fronte a questa grande libertà non si rischia di perdersi e di rimanere imbrigliati nella grande rete digitale?

venerdì 10 gennaio 2014

Adolescenti: sempre più indecisi e insicuri??

Il rischio di cellularomania e la distorsione di innumerevoli funzioni psicologico-sociali sono presenti in forme maggiori nei ragazzi adolescenti, in quanto l’età evolutiva è il momento dell’apprendimento delle modalità di contatto sociale reale e delle capacità di controllo degli impulsi e delle emozioni. 
La comunicazione attraverso il telefonino, infatti, potrebbe finire per divenire l’unica capacità di mettersi in relazione e contemporaneamente la sua costante possibilità di contatto non stimola né la capacità di controllare il rinvio della soddisfazione dei bisogni che si concretizza nell’attesa, né la conseguente creatività che si sviluppa nell’attesa. 
In tal modo, il pensiero lascia sempre più spazio all’azione, al prezzo dell’incapacità crescente di reggere la lontananza e il distacco, perdendo di vista che essi non sono esclusivamente pesi da alleviare, ma anche spazi che è possibile colmare coltivando quelle importanti dimensioni psicologiche rappresentate dalla fantasia e dalle immagini interiori. 
Inoltre, l’abuso della possibilità di superare le barriere spazio-temporali sembra rendere i ragazzi sempre di più approssimativi, ossia incapaci di prendere decisioni e impegni precisi, in virtù della possibilità di rinviare le scelte e gli appuntamenti a momenti successivi di contatto.

Noi genitori vogliamo questo per i nostri figli? Vogliamo crescere adolescenti indecisi e insicuri e magari incapaci di prendere in mano la propria vita?
Lottiamo contro queste nuove dipendenze, aiutiamo i nostri figli a costruire la propria identità in modo pieno e autentico!

mercoledì 8 gennaio 2014

Catfish

Paese: Stati uniti
Lingua: inglese

Durata 87 minuti
Genere: documentario
Anno: 2010
Regia di: Hery joost e Ariel Schulman


Trama:

I protagonisti del documentario sono: un bambino prodigio di 8 anni Abby prince, sua madre Angela, un giovane fotografo di nome Nev e un ulteriore personaggio di nome Megan.
In questo documentario, Nev inizia un rapporto on-line con Angela. Successivamente Megan scopre che Angela e suo figlio hanno mentito su un particolare della loro vita: la carriera artistica di Abby. A questo punto Nev sembra dubbioso nel continuare questo rapporto virtuale ma il regista del documentario lo esorta a mantenere il contatto nonostante la bugia di Angela.
Angela sentendosi a disagio ha confessato a Nev di avere vari profili su facebook, tutti gestiti da lei. Malgrado questo malinteso Nev riceve un pacchetto con un disegno fatto per lui proprio da Angela dopo il loro incontro dal vivo.
Attualmente il loro rapporto prosegue come al solito, durante la loro corrispondenza Nev e Angela si sono scambiati 1.500 messaggi.
Nev è ancora su Facebook, ha 732 amici tra cui Angela.

Riflessione: I social network sono diventati la maschera della nostra vita che ci permettono di nascondere e omettere informazioni con una facilità estrema. Come salvaguardare allora la nostra sfera intima?

Provocazione: Come usare al meglio questa tecnologia senza incorrere in persone pericolose che possono metterci in guai seri?


Buona visione!


Ciak proposta




Vorrei suggerirvi la visione di un film che uscirà domani 9 Gennaio nelle sale cinematografiche italiane, si chiamata Disconnect. È un film di estrema attualità , come si può dedurre dal titolo,la parole significa : “disconnettere, disinserire, interrompere, scollegare”. Tratta di una serie di fatti di cronaca che riguardano cyber bullismo, le chat erotiche con minorenni, le truffe telematiche. Le storie che sono presentate sono intense, strazianti e toccanti, si intersecano tra di loro con colpi di scena , che mettono a nudo una realtà scioccante nel nostro uso quotidiano della tecnologia, che facendo da mediatrice, definisce i nostri rapporti e quindi anche le nostre vite. 

 Il film prova a raccontare e personificare gli effetti che un mondo che non può fare a meno di essere connesso ad un computer ha su queste storie, dimenticando alcune volte che fuori c’è dell’ALTRO. Mette in rilievo anche le caratteristiche principali della nostra società 2.0 e cerca di raccontarne i lati più insidiosi e pericolosi, che possono diventare rischi. Oggi non ci si ferma a riflettere chi o che cosa è presente nella rete, dall’ altra parte dello schermo, e non si riflette neppure sulle conseguenze che un  capriccio o uno sfogo di un momento può provocare . Alcune volte bisognerebbe fermarsi, dire STOP e  riflettere sulla rapidità con cui le parole che digitiamo,possono trasformarsi in armi mortali, su come si è pronti a concedere avventatamente fiducia e confidenza agli sconosciuti e altrettanto velocemente a trasformarla in diffidenza, astio e cattiveria. 

Ritengo che la trama del film sia avvincente, o almeno degna di una piccola riflessione, se avete occasione nei prossimi giorni abbandonate una malinconica serata invernale , per concedervi un pò di svago al cinema , magari in compagnia del proprio figlio/a o compagno/a, marito/ moglie, amico/a…… all’ uscita dal cinema i commenti e le riflessioni di tutte le salse sono assicurate!!!!!!!







domenica 5 gennaio 2014

SMS: cc..cm va??

Il sistema dei messaggini telefonici ha trovato ben presto grande diffusione in relazione alle possibilità di conciliare un mezzo di comunicazione economico, scritto (e quindi conservabile) e indiretto quanto una lettera. Prima, infatti, chi non riusciva ad esprimere qualcosa verbalmente, poteva farlo attraverso una cartolina o con una lettera. Chi di noi non ha usato carta e penna per dichiarare il proprio amore al nostro amato/a?
Oggi ciò è possibile attraverso una e-mail o, più velocemente e più alla portata di tutti, attraverso un sms.

Da una recente indagine ISTAT in Italia, sull’uso dei mezzi di comunicazione e delle nuove tecnologie, è infatti emerso che il cellulare occupa il 2° posto, dopo il televisore.
Ben presto la necessità di esprimere tanto attraverso uno short message ha portato allo sviluppo di un linguaggio sintetico, fatto di abbreviazioni e codici che è indubbiamente più diffuso tra i giovani e che rappresenta il vero rischio della dipendenza da sms, soprattutto in età evolutiva. Alcuni studi hanno infatti osservato come il  linguaggio sintetico rischia di prendere il sopravvento tra le funzioni cognitive ed emotive in via di sviluppo, predisponendo alla strutturazione di una forma di pensiero eccessivamente sintetico.
Certo le caratteristiche del cellulare sono affascinanti: può essere usato dovunque e in qualunque momento, dà la possibilità di essere raggiunti in ogni momento, può essere sempre portato con sé, lasciato acceso o spento a piacimento.

Quando l’uso non è più critico e controllato si entrare nella dipendenza.
Il ritiro progressivo dal mondo reale viene determinato dalla perdita di interessi, da improvvisi cambiamenti d’umore, da disturbi del sonno e dell’alimentazione. L’uso eccessivo, l’invio a ripetizione velocissimo di SMS , il tempo prolungato passato al cellulare anche a giocare con i giochi interattivi sono comportamenti problematici e come spesso succede tra gli adolescenti li espone al rischio della nuova dipendenza.